Metodo Classico e Metodo Charmat, differenze
Ovvero Champagne VS Prosecco. Facciamo chiarezza mettendo a confronto i metodi di produzione
Quando si tratta di bere bollicine, non sono certo tutte uguali. E non si tratta solo di gusto, aromi, uve, o prezzo. Una delle differenze principali, ad esempio fra uno Champagne ed un Prosecco, è proprio nel metodo di produzione che può essere classico o di tipo Charmat. E a seconda del metodo di produzione avremo spumanti con caratteristiche diverse in termini di struttura, profumi e perlage. A tal proposito c'è spesso un po' di confusione, ecco perchè abbiamo deciso di riassumere oggi le principali differenze fra i due metodi più usati per produrre spumante.
Metodo Classico o Champenoise o Champagne
Il Metodo Classico è il processo di produzione di vino spumante che ricalca il procedimento del metodo Champenoise (dal nome della regione dello Champagne, in Francia). Il metodo Champenoise ha origini molto antiche, risalendo alla fine del '600 quando fu messo a punto da Dom Perignon in Francia. Dato che solo i vini spumante prodotti nella regione dello Champagne possono godere di questo appellativo, per i vini prodotti in Italia, seppur procedimento analogo, si parla di Metodo Classico, mentre per quelli ottenuti in altre regioni della Francia si parla di Metodo Crémant.
Quindi Metodo Classico, Metodo Champenoise e Metodo Cremant indicano processi produttivi analoghi, per vini di regioni differenti.
La caratteristica distintiva principale del metodo champenoise o classico, è che la seconda fermentazione o "presa di spuma" ( la spumantizzazione) avviene direttamente in bottiglia attraverso l'introduzione di zuccheri e lieviti selezionati (liqueur de tirage). Si tratta di un processo di produzione molto lungo e complesso.
L'affinamento in bottiglia deve essere lungo e lento, in modo da formare bollicine persistenti, numerose e dalla grana fine. La maggior parte dei disciplinari prevede un minimo di 18 mesi, ma generalmente sono almeno 24/36 mesi e non è raro incontrare tempi molto più lunghi, anche di 120 mesi.
Le bottiglia vengono tenute in orizzontale fino a maturità; quando gli zuccheri si esauriscono e la pressione nella bottiglia aumenta, consentendo di ottenere un perfetto perlage. A questo punto inizia il "remuage". Le bottiglie vengono ruotate di 1/8 per volta e inclinate verso il tappo, fino a raggiungere la posizione verticale così da accumulare le impurità formatasi nel collo della bottiglia. Il collo viene congelato a -25°C e la bottiglia viene stappata (sboccatura o degorgement) affinchè la pressione espella il deposito congelato.
Il vino perso viene rimboccato con sciroppo di dosaggio (miscela di zuccheri e vino) e la bottiglia tappata definitivamente .
Nonostante abbiamo molto semplificato, è evidentemente che si tratta di un processo lungo e laborioso che dà vita a vini strutturati e corposi, con note ricche prevalentemente legate al lievito ed un perlage fine e persistente.
Metodo Charmat o Martinotti
Il Metodo Martinotti o Charmat prende il nome dall'italiano Federico Martinotti e dal francese Eugène Charmat che lo inventarono e lo misero a punto fra la fine dell'800 e l'inizio del '900.
I vini prodotti con il Metodo Martinotti o Metodo Charmat nascono da vini bianchi fermi che dopo la prima fermentazione durante il normale processo di produzione, subiscono una seconda fermentazione in autoclavi di acciaio, a temperatura e pressione controllate, con l'aggiunta di lieviti e zucchero. La seconda fermentazione può durare dai 30 giorni ai 6 mesi, periodo durante il quale gli zuccheri attaccati dai lieviti vengono trasformati in alcol e anidride carbonica, dando vita alle caratteristiche bollicine.
Dopo di chè il vino, filtrato ed opportunamente dosato con l'aggiunta di una miscela di vino e zucchero, viene imbottigliamento ed è subito pronto per essere bevuto.
Questo tipo di processo dà origine a vini leggeri, freschi e dalle note fruttate, con un perlage più grossolano ed evanescente.
Metodo Classico VS Metodo Charmat
Dopo questa brevissima spiegazione è già più facile capire le differenze fra i due metodi e ad esempio fra una bottiglia di Champagne ed una di Prosecco. La differenza principale, come abbiamo detto, la fa la seconda fermentazione che nei metodi classici avviene in bottiglia, mentre negli charmat in autoclave. In secondo luogo differiscono i tempi che nel metodo classico sono lunghi o lunghissimi, mentre nello charmat sono decisamente brevi.
Detto questo ecco perchè dal metodo classico risultano vini molto complessi e dai forti toni di lievito, con bollicine piccole, persistenti e ben amalgamate. Mentre dal metodo Charmat risultano vini meno strutturati, freschi e giovani, con note più fruttate e aromatiche.